Abitudini cinesi a tavola: 5 regole da conoscere

tovaglia cinese blu con piatto e teiera rossi e libri di cucina cinese

Abitudini cinesi a tavola: 5 regole da conoscere

Conoscere le abitudini cinesi a tavola è fondamentale nel relazionarsi con un popolo che fonda buona parte delle relazioni sociali attorno ad una tavola imbandita.

Se stai organizzando un viaggio in Cina, indipendentemente dal motivo, sappi che con buona probabilità ti troverai ad affrontare situazioni in cui il cibo farà da protagonista.

I cinesi, infatti, come gli italiani, attribuiscono molta importanza al momento dei pasti, ed è proprio al ristorante che si creano le basi per stringere nuove amicizie o per chiudere i migliori affari.

Per questo motivo, conoscere il galateo cinese a tavola è di fondamentale importanza per evitare errori imbarazzanti o situazioni spiacevoli.

In questo post ti racconterò le 5 abitudini cinesi che devi assolutamente sapere prima di affrontare un pranzo nel cosiddetto “Regno di Mezzo”.

5 abitudini cinesi a tavola

1. La condivisione

Partiamo dalle basi, che possono sembrare scontate ma da quanto vedo ogni volta che mangio al ristorante cinese in Italia, non lo sono affatto: il momento dei pasti, in Cina, è un momento di estrema condivisione. Non solo del proprio tempo e delle chiacchiere, ma anche del cibo.

Non esistono quindi porzioni personali, ma le pietanze vengono poste tutte al centro del tavolo a disposizione di tutti i commensali. Possono fare eccezione le ciotole di riso bianco (白米饭 bai mifan), che equivalgono al nostro panino, oppure le zuppe di noodle (面 mian), che generalmente costituiscono un pranzo unico e veloce, e non rientrano nel menù di pranzi o cene più ufficiali.

Proprio per facilitare la condivisione di tutte le portate, nel caso di grandi tavolate (che in Cina sono rigorosamente rotonde!), al centro del tavolo si trova spesso una ruota girevole su cui i camerieri servono l’intero pasto, e che i commensali faranno ruotare affinché tutti possano servirsi. Ognuno poi poserà la sua porzione sul proprio piatto, dal quale poi mangerà.

Foto credit: unsplash.com

2. Chi ordina, paga!

Secondo la tradizione cinese, chi invita al ristorante, si prende in carico la gestione dell’intero pranzo o dell’intera cena.

Che si tratti del capofamiglia che riunisce figli e nipoti per un’occasione da celebrare, di una cena aziendale indetta dal datore di lavoro o un business lunch con un cliente e un fornitore, colui che ha invitato si occuperà anche di scegliere le pietanze e, successivamente, di pagare il conto.

Auguratevi che il vostro ospite non abbia gusti troppo hard core, perché rifiutarsi di mangiare quanto ci viene offerto è considerata una grande maleducazione, e potrebbe pregiudicare la convivialità della situazione. Per cui preparatevi ad assaggiare anche i piatti più strani: molto spesso i piatti più strani e – ammettiamo – raccapriccianti, sono quelli che per i cinesi sono i più prelibati e costosi.

A me è successo con il famoso cetriolo di mare (oloturia) un animale marino dalla consistenza viscida e gelatinosa e dall’aspetto tutt’altro che invitante, che ho dovuto assolutamente assaggiare durante una cena di lavoro in cui io presenziavo come interprete per la società per cui lavoravo a Shanghai.

Immaginatevelo servito in un piatto….e di non poter rifiutare! (fonte: litigate.it)

3. Benvengano gli avanzi

Dimenticate tutto ciò che vi hanno insegnato fin da bambini riguardo l’importanza di finire tutto il piatto e non lasciare avanzi: in Cina è esattamente il contrario!

Terminare tutto ciò che il vostro ospite ordina, non lo renderà certo felice, anzi, gli farà intendere che quanto ha ordinato non era sufficiente. Un pasto ben riuscito prevede quindi che sui piatti al centro del tavolo rimangano sempre degli avanzi. Al contrario, chi ha ordinato si sentirà in dovere di chiamare nuovamente il cameriere per aggiungere altre portate!

4. Viva il rutto!

Preparatevi a stravolgere le vostre idee sul galateo: se vi dovesse capitare (e molto probabilmente almeno una volta capiterà!) di sentire uno dei vostri commensali ruttare rumorosamente senza remore alcuna, non tacciatelo di maleducazione e provate a trattenere il vostro stupore e l’immancabile risatina: il rutto è infatti sinonimo di apprezzamento del pasto, e come tale non va trattenuto o camuffato. C’è da aggiungere, tuttavia, che negli ultimi anni (soprattutto da quando la Cina ha ospitato le Olimpiadi nel 2008, aprendosi culturalmente ed economicamente al mondo), il Governo ha attuato una politica di sensibilizzazione del popolo cinese, volta ad eliminare alcuni comportamenti non propriamente raffinati.

5. Attenzione alle bacchette

Se l’uso delle bacchette (筷子kuaizi) vi spaventa, non dovete temere. Solitamente i cinesi sono ben propensi ad insegnare il modo corretto per impugnarle.

Attenzione però all’uso che ne fate mentre non siete intenti a mangiare: evitate di giocherellare con le bacchette e soprattutto non infilzatele assolutamente sulla ciotola di riso. E’ un errore molto comune tra gli occidentali: ricordo perfettamente la prima volta a Pechino per un periodo di studio, in cui tutti, a fine pasto, lasciavamo le nostre bacchette in verticale tra gli avanzi di cibo (magari con l’intento di aiutare il cameriere a sparecchiare il tavolo). Niente di più sbagliato: ciò ricorda infatti i bastoncini di incenso lasciati bruciare in onore dei defunti, motivo per cui è da evitare assolutamente.

Foto credit: Unsplash.com

Ti è già capitato di affrontare un pranzo o una cena in Cina? Che cosa ti ha colpito di più?

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Eleonora Maritan
eleonoramaritan@gmail.com

Ciao! Sono Eleonora Maritan. Sono insegnante di yoga certificata. Ho creato il progetto Simplyoga per diffondere l'idea di uno yoga alla portata di tutti. Scrivo di yoga, mindfulness e benessere olistico. Tengo corsi di yoga in presenza e on line. Contattami se vuoi saperne di più!

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